Chi è stato Edward Bach

Edward Bach

Edward Bach nacque il 24 settembre 1886, nel Galles, di cui la sua famiglia era originaria.

Visse la propria infanzia nella rigogliosa vegetazione delle campagne gallesi, dimostrò fin da bambino l'amore per la natura e una forte sensibilità di fronte alla sofferenza di tutti gli esseri, tanto che fin da adolescente decise di diventare medico.

Si laureò nel 1912 presso l'Università di Birmingham.

Iniziò a lavorare comemedico nell' ospedale di Londra, quotidianamente a contatto con la sofferenza , in questo contesto capì che la medicina "ufficiale" , allopatica, non riusciva ad andare oltre l'aspetto sintomatico del problema, poteva portare miglioramenti ma non Guarigione, poichè rivolta ai sintomi delle malattie e mai all' Uomo malato.

Prese atto delle differenze di approccio che ciascun individuo aveva con la malattia nonostante i sintomi apparentemente simili, si avvicinò così alla medicina omeopatica.

Nel 1917 a causa di un'emorragia fu operato urgentemente e la diagnosi fu di pochi mesi di vita a causa di una grave malattia, si buttò allora completamente nel lavoro, con la necessità di trovare un metodo di cura basato sull'individuo, semplice e naturale, utilizzabile da chiunque.

Nel 1929 ritornò a vivere nel Galles, cominciò a frequentare le campagne affinando la sua innata e grande sensibilità.

Come un vecchio erborista studiò le piante e I FIORI e percepì che il FIORE di alcune piante aveva delle stupende virtù terapeutiche sullo stato d'animo umano.

Intuì che i fiori trasmettevano attraverso la rugiada e l'esposione al sole delle virtù terapeutiche uniche. Scoprì dapprima 12 fiori, che costituirono i "12 guaritori", così come lui stesso li chiamò, poi in seguito i "7 fiori d'aiuto" e "i 19 fiori d'assistenza".

Iniziò immediatamente a proporre il metodo ai suoi pazienti ed essendo ottima la sperimentazione affermò che doveva essere conosciuto da tutti,prodigandosi nella sua diffusione.

Morì il 27 novembre 1936 considerando conclusa la sua missione sul pianeta Terra.

per saperne di più:

Le Opere Complete

domenica 31 luglio 2011

I 19 Fiori d'Assistenza

E’ a questo punto che Bach dovette rendersi conto che l'opera a cui si era accinto era ben più vasta di quella da lui stesso immaginata all'inizio, quando voleva individuare semplicemente sette piante corrispondenti ai gruppi caratteriali espressi dai suoi nosodi.
Trovò successivamente Cherry Plum, il mirabolano, la pace interiore. La sua sensibilità era ormai talmente acuta che egli riusciva a percepire "i pensieri" degli alberi. E dietro Cherry Plum ecco venire uno dopo l'altro tutto il gruppo degli alberi: Elm, l’olmo, il senso di responsabilità; Pine, il pino silvestre, il perdono; Larch, il larice, la fiducia in se stessi; Willow, il salice giallo, l'accettazione del destino; Aspen, il pioppo, la sensibilità cosciente; Hornbeam, il carpino, il dinamismo; Sweet Chestnut, il castagno, il sollievo interiore; Beech, il faggio, la tolleranza; Crab Apple, il melo selvatico, la purezza e l'ordine; Walnut, il noce, la capacità di rinascita interiore; Chestnut Bud, la gemma dell’ippocastano, la capacità di apprendere; White Chestnut, l’ippocastano bianco, la serenità mentale e Red Chestnut, l’ippocastano rosso, la salvaguardia della personalità.
Aggiunse poi ancora un piccolo gruppo di cinque Fiori, comprendente Holly, l’agrifoglio, l'amore; Honeysuckle, il caprifoglio, la libertà dal passato; Wild Rose, la rosa selvatica, la gioia di vivere; Star of Bethlehem, il latte di gallina, il conforto e Mustard, la senape selvatica, la luce interiore. Con quest’ultimo la sua ricerca si completò.

Dopo la sperimentazione dei primi 12 guaritori e dei 7 aiuti egli si rese conto che l’uomo è una creatura assai complessa e strutturata e quindi la sua ricerca era per forza incompleta.
Dopotutto i primi dodici fiori appartenevano tutti a piante semplici, erbacee, con un ciclo vitale di un anno o due, piante giovani quindi, prive di struttura; molti mali dell’uomo sono invece di vecchia data, si trascinano per anni, a volte li portiamo con noi dall’infanzia , è proprio questa riflessione che spinge Bach a rivolgere l’attenzione agli alberi.
Gli alberi sono più longevi di una semplice pianticella, hanno una “ memoria “ più antica che possono trasmettere all’uomo sempre attraverso l’uso consapevole del fiore.

Egli stesso ha scritto:
"….. osserviamo gli alberi ed impariamo da essi..danno ospitalità a molti animali...offrono i loro frutti...e quando a fine stagione gli animali migrano, non li trattengono ma li lasciano liberi di andarsene...e se il gelo d' inverno brucia i loro rami questi in primavere ributtano nuove gemme.. per noi è un giusto esempio...per imparare in modo altruistico ad accogliere e lasciare andare...e sapere che dopo la morte...una parte resta viva".
Dei 19 assistenti 14 sono alberi, anche grandi alberi, due sono antiche piante sacre
e tre sono piante dalle qualità alchemiche.

1) Aspen, il pioppo per chi ha paura di cose vaghe, indistinte, e senza motivo;

2) Beech, il faggio per chi è intollerante, polemico e arrogante;

3) Cherry Plum, il prugno selvatico per chi ha paura di perdere il controllo di sé e la ragione;

4) Chestnut Bud,la gemma dell’’ippocastano bianco per chi ripete sempre gli stessi errori e non vuole crescere;

5) Crab Apple il melo acerbo per chi si sente sporco, nel corpo o nella mente; ed è ossessionato dalla pulizia,

6) Elm, l’olmo per chi si sente momentaneamente sommerso di responsabilità; come se dovesse portare il mondo sulle spalle,

7) Holly, l’agrifoglio per chi ha sfiducia nel prossimo, prova invidia e odio,

8) Honeysuckle,il caprifoglio per chi si rifugia nella nostalgia del passato, ricordando solo le cose belle;

9) Hornbeam, il carpino bianco per chi si sente stanco, debole, e dubita delle sue capacità di fronte ad un problema;

10) Larch, il larice per chi non ha stima in sé, ha paura di fallire ed è affetto da complessi di inferiorità;

11) Mustard, la senape sevatica per chi è ammalato di depressione, anche passeggera;

12) Pine, il pino per chi vive forti sensi di colpa e tende a caricare su di sé anche le colpe altrui

13) Red Chestnut, l’ippocastano rosso per chi prova apprensione per gli altri e si aspetta sempre il peggio,

14) Star of Bethlehem, il latte di gallina per chi ha provato ogni tipo di shock o dolore fisico, mentale ed emotivo,

15) Sweet Chestnut, il castagno dolce per chi prova un’angoscia estrema, una disperazione coraggiosa,

16) Walnut, il noce per chi sta affrontando grandi cambiamenti (es. pubertà, menopausa, vecchiaia),

17) Wild Rose, la rosa canina per chi si lascia andare alla rassegnazione e all’apatia;

18) White Chestnut, l’ippocastano bianco per chi ha la mente sempre affollata da pensieri e preoccupazioni,

19) Willow, il salice giallo per chi prova amarezza e risentimento.

Nessun commento:

Posta un commento